Dopo il Covid e il picco dell’influenza stagionale, gli ospedali italiani sono alle prese con una nuova emergenza. E stavolta a rischiare sono i più piccoli.
Un’emergenza tira l’altra in questo strano inverno 2024. I medici e gli operatori sanitari non hanno fatto in tempo a tirare il fiato dalla recrudescenza del Covid e all’impennata dell’influenza di stagione, che ecco arrivare un nuovo problema. In questo caso, però, il pericolo sembra riguardare i pazienti più piccoli. Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo.
![pediatri preoccupati per il nuovo virus](https://www.mentiscura.com/wp-content/uploads/2024/01/pediatra-preoccupato-mentiscura.com-16012024.jpg)
Come accennato, il picco dell’epidemia di virus respiratori tra i bambini – a partire dal virus sinciziale, prima causa di bronchioliti – sembra essere ormai raggiunto. Negli ospedali, infatti, si comincia a registrare un primo calo degli accessi in Pronto soccorso per quella patologia. Ma negli ultimi giorni si è manifestata una nuova criticità: l’aumento di piccoli con problematiche gastrointestinali, sempre di tipo virale. La parola all’esperto.
I nuovi virus sotto i riflettori dei medici
I sintomi tipici sono vomito e diarrea, spiega all’Adnkronos Salute Fabio Midulla, past president della Simri (Società italiana malattie respiratorie infantili) e responsabile del reparto di Pediatria d’urgenza del Policlinico Umberto I di Roma. L’esperto fa il punto sulle epidemie stagionali che ogni anno colpiscono i più piccoli, in forme spesso gravi, tanto da rendere necessario l’accesso al Pronto soccorso. E traccia un quadro aggiornato dei virus respiratori. Anche se la curva ha iniziato a calare, i reparti sono ancora pieni e per almeno un altro paio di settimane non si potrà abbassare la guardia. Ma a destare preoccupazione sono soprattutto i “nuovi” virus in agguato: le strutture sanitarie stanno registrando numerosi accessi di bimbi con problematiche gastrointestinali non correlate ai disturbi di cui sopra.
![nuovo virus in circolazione](https://www.mentiscura.com/wp-content/uploads/2024/01/medico-ricercatore-boccetta-sangue-16.1.24-Mentiscura.com_.jpg)
Come ricorda il dott. Midulla, le epidemie si modificano nel tempo (e anche piuttosto velocemente). Una volta che quella respiratoria ha toccato il picco, comincia ad attenuarsi e cede il posto a quella gastrointestinale. Basta che un bimbo metta un giocattolo in bocca con le mani sporche per far partire il disturbo. Per ora i numeri sono sotto controllo: su 10 bimbi che arrivano in Pronto soccorso, 7-8 presentano problemi respiratori e 2-3 una gastroenterite. Ma l’esperienza insegna a non sottovalutare nulla in questi casi.