L’Antartide non è del tutto disabitato: ecco quante persone vivono nel continente ghiacciato

Ci sono luoghi della Terra sfavorevoli alla sopravvivenza umana, ma tra i ghiacciai dell’Antartide qualcuno ci vive, ecco chi

L’Antartide è un continente ghiacciato che si estende al Polo Sud. Qui, si toccano le temperature più basse di tutto il pianeta Terra, con il record effettivo di temperatura più gelida, ovvero: – 89,2°C. Potete ben immaginare che ad abitare questi luoghi siano principalmente animali come cetacei, foche e pinguini.

Ma scopriamo di più su questo territorio così particolare e scopriamo chi sono le persone che hanno deciso di viverci, anche se per brevi periodi di tempo.

Curiosità sull’Antartide

Il Polo Sud nel corso degli anni ha registrato parecchi numeri da record oltre a quello di temperatura più fredda mai registrata, che risale al 1983.

Se già un freddo simile vi pare ragionevolmente avverso alla vita, dovete sapere che in Antartide i venti possono raggiungere i 300 km/h. Un altro aspetto particolare di questa gelida e sconfinata località ai confini del mondo, è che l’estate dura 6 mesi, da settembre a fine febbraio, mentre l’inverno va da marzo a fine agosto. In ogni caso, non aspettatevi temperature miti in estate, perché il freddo non accenna a diminuire neanche nella stagione estiva.

In quest’area esiste anche il fenomeno della notte polare, che dura circa due mesi e mezzo e lascia al buio l’intero continente.

Quello che forse vi stupirà, più di tutte queste altre curiosità che vi abbiamo appena elencato sono i 100 vulcani che ospita il territorio. La maggior parte sono estinti o comunque dormienti. Solo il vulcano Erebus è in eruzione dal 1972 e, a causa delle temperature glaciali, il vapore acqueo che emette si trasforma in veri e propri camini di ghiaccio che accerchiano il vulcano. Sotto a questo vulcano, inoltre, vi sono molteplici grotte collegate tra loro che regalano ambienti con temperature decisamente più vivibili, ovvero 25 gradi.

Chi vive in Antartide?

Dopo questo excursus possiamo dire che poche persone al mondo sceglierebbero volontariamente di trasferirsi in una località del genere. Infatti, chi decide di farlo è spinto principalmente da motivazioni scientifiche e di ricerca.

Ad oggi, gli unici esseri umani a mettere piede sulle lastre di ghiaccio dell’Antartide sono i ricercatori di varie nazionalità che si alternano in diversi periodi dell’anno. Il numero massimo di ricercatori per periodo è di circa 4000, mentre il minimo è di 1000.

ricercatori sulle rocce dell'Antartide
Ricercatori in Antartide – Unsplash – mentiscura.com

Secondo il Trattato Antartico, stipulato nel 1959, a cui ad oggi aderiscono 50 Paesi, il continente non può in alcun modo essere sfruttato per motivazioni militari o economiche, e gli unici autorizzati a metterci piede perciò sono i ricercatori, i turisti o i volontari della tutela ambientale. Le stazioni di ricerca presenti sul territorio sono circa 70 e ospitano scienziati, ricercatori e tecnici. Ogni nazione che vuole avere un proprio centro di ricerca al Polo Sud deve firmare il trattato e rispettare le rigide regole imposte sul territorio.

I centri di ricerca

Le stazioni di ricerca sono in parte internazionali e in parte appartenenti a determinati Paesi, ma hanno quasi tutte lo stesso obiettivo: indagare dal punto di vista scientifico il territorio locale. La calotta infatti custodisce moltissimi segreti relativi al passato del nostro pianeta, all’evoluzione geologica, all’oceanografia e molto altro. Ovviamente le ricerche vertono anche sul problema del riscaldamento globale e dei danni che sta infliggendo anche in questa particolare area geografica, che se mai un giorno dovesse sciogliersi del tutto sommergerebbe interi continenti.

Infine, pare che alcuni studi che vengono condotti in Antartide siano incentrati sull’analisi di frammenti di meteoriti, che qui si sono ben conservati grazie alle temperature rigide e che potrebbero chiarire alcuni dubbi sulle rocce di origine extra terrestre e la loro composizione.

Le soluzioni per turisti

Per quanto a primo impatto l’Antartide sembri inospitale, in realtà offre dei paesaggi spettacolari che ogni anno attirano parecchi turisti amanti dell’avventura. Inoltre, si tratta della meta perfetta per gli amanti della natura e degli animali, che hanno modo di scoprire esemplari che non potrebbero ammirare da nessun’altra parte.

Infine, anche molti fotografi scelgono l’Antartide come meta ideale per realizzare scatti da sogno, in cui bianco candido si scontra con le tonalità blu dell’oceano e con il colore profondo del cielo.

escursioni in Antartide su gommone
Escursioni in Antartide – Unsplash – mentiscura.com

Naturalmente per visitare l’Antartide bisogna organizzare tutto al minimo dettaglio e affidarsi a realtà che organizzano voli e imbarcazioni adibite al trasporto dei turisti, soprattutto dal momento che non esistono voli di linea o strade; perciò, l’unico modo per ammirare da vicino questi luoghi è affidarsi a realtà specializzate, come Viaggio in Antartide.

L’itinerario più scelto dai turisti

Uno degli itinerari più apprezzati dai turisti è quello di 10 giorni che comprende:

  • Giorno 1: imbarco a Ushuaia e partenza
  • Giorno 2-3: stretto di Drake
  • Giorno 4-7: penisola Antartica e Shetland Meridionali
  • Giorno 8-9: stretto di Drake
  • Giorno 10: sbarco a Ushuaia

Per chi invece non teme le lunghe traversate, si può anche optare per un mese intero in balia delle acque del Mare di Ross. In ogni caso, Viaggio in Antartide offre numerosi itinerari in grado di saziare la fame di avventura di diverse tipologie di viaggiatori.

Le basi italiane in Antartide

Le basi italiane in Antartide sono la Mario Zucchelli Station e la Concordia e potete immaginare quanto sia difficile viverci, basti pensare che secondo le testimonianze dirette di chi c’è stato, è possibile uscire solo un’ora al giorno durante il periodo di buio. La base Mario Zucchelli è una delle primissime ad essere stata costruita e può ospitare circa 1000 persone. Chi vi si reca per motivi di ricerca, lavora no stop per ottimizzare al meglio ogni istante della permanenza in Antartide.

Oltre ai ricercatori, nelle basi italiane come in quelle internazionali, è possibile trovare: meccanici, elettricisti, medici, infermieri, personale militare e dell’aeronautica, alpini, esercito, marina, vigili del fuoco, cuochi. Diciamo che in quest’area del mondo la collaborazione è essenziale per fare in modo che tutti ricevano l’aiuto di cui hanno bisogno.

In poche parole, l’Antartide è un esempio di quanto la natura possa essere potente e meravigliosa, ci ricorda quanto siamo piccoli rispetto al suo essere sconfinata e per quanto possa essere classificato come un territorio inospitale, c’è chi pensa che almeno una volta nella vita debba essere visitato per apprezzarne la bellezza. Ovviamente ben coperti e attrezzati.

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